“È una sfida importante quella che ci proponiamo promuovendo un percorso condiviso da istituzioni e volontariato – ha detto – per dare attuazione all’articolo 19 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità che ci impegna a riconoscere ‘l’uguale diritto delle persone con disabilità a vivere nella comunità, con la stessa libertà di scelta delle altre persone’ e a prendere misure ‘efficaci ed appropriate per facilitare il pieno godimento da parte delle persone con disabilità di tale diritto e della piena inclusione e partecipazione all’interno della comunità’”.
“Questi i principi su cui si fonda il progetto umbro – ha aggiunto – nel rispetto del ‘niente su di noi senza di noi’, cui ci richiama il Centro per l’autonomia: le persone con disabilità devono avere la possibilità di scegliere, decidere e progettare la loro vita, di accrescere la loro autonomia e l’autodeterminazione, e non solo di disporre di un’adeguata assistenza”.
“Con questo progetto – ha sottolineato la vicepresidente Casciari – svilupperemo la rete dei servizi istituzionali e attiveremo la sperimentazione di un modello di servizi che parte dagli obiettivi del progetto di vita della persona con disabilità. L’assistenza personale autogestita è una condizione importante per essere liberi, ma altrettanto importante è rafforzare le capacità e la consapevolezza della persona”.
“A questo scopo – ha spiegato – si prevede di realizzare l’Agenzia per la vita indipendente che garantisca la libertà e la capacità di scelta del miglior sistema di servizi che risponda alle esigenze individuali della persona”.
La terza macroazione riguarderà “l’empowerment della comunità di riferimento per far crescere la cultura della solidarietà e la rete associativa. Tra gli strumenti previsti c’è una ‘app’ che permetterà alle persone con disabilità di conoscere l’accessibilità e la fruibilità dei principali servizi del territorio”.
“Presto il progetto, parte strutturale del Piano regionale per la non autosufficienza, sarà esteso in altri tre territori della regione. Da ‘Vita indipendente’ – ha concluso la vicepresidente – ci attendiamo di ottenere importanti risultati per le persone con disabilità, ma anche per le loro famiglie e la comunità in cui vivono”.