V Centenario nascita Della Corgna – Il FAI guida la visita all’Abbazia Sette Frati
di Redazione Perugia Online - 10 settembre 2015In particolare si potranno apprezzare la chiesa di San Benedetto, la cripta parzialmente interrata, le stanze affrescate interne all’Abbazia ed i cortili circostanti

Perugia. Dopo aver aperto le sue porte a marzo per le Giornate di Primavera, sabato 12 settembre l’Abbazia Sette Frati di Pietrafitta torna a mostrare le sue bellezze sotto la guida degli Apprendisti Ciceroni del FAI – Delegazione di Perugia Gruppo del Trasimeno. I giovani ragazzi, studenti del Liceo Scientifico I. Calvino di Città della Pieve, guideranno i visitatori all’interno del complesso abbaziale e nei giardini esterni, focalizzando l’attenzione sull’aspetto storico-artistico del complesso. In particolare si potranno apprezzare la chiesa di San Benedetto, la cripta parzialmente interrata, le stanze affrescate interne all’Abbazia ed i cortili circostanti. Caratteristiche dei luoghi da visitare: L’Abbazia dei Sette Frati ha mantenuto nel corso dei secoli il suo fascino del passato. La chiesa, chiamata chiesa di San Benedetto, ha un tetto a capanna ed è a navata unica con volta a botte. Presenta una facciata in cortina di conci ed un rosone centrale ad abbellire la struttura. Essa era disposta su tre livelli: la navata, il presbiterio e la cripta parzialmente interrata. Il presbiterio era più elevato rispetto alle classiche chiese Romaniche. Nel corso degli anni questo è stato separato dalla navata con una parete affrescata, sotto la quale si trova il nuovo altare maggiore. Nel presbiterio è conservato l’antico altare in pietra, che vede scolpita alla base una croce con le parole ‘Crux, Lux, Lex, Vita’. La cripta, tutt’ora accessibile, sembra non aver subito modifiche nel corso del tempo: presenta una volta sorretta da colonne con capitelli Romanici. Nell’Abbazia si possono apprezzare anche numerosi affreschi: dipinti con motivi a grottesca, paesaggi rurali e storie del Vecchio Testamento, che gli esperti attribuiscono a Salvio Savini e Scilla Pecennini. Gran parte delle opere presenti sono frutto del volere del cardinale Fulvio Della Corgna, che nella seconda metà del Cinquecento fece ristrutturare l’edificio commissionando i lavori all’architetto Galeazzo Alessi. Un altro affresco è visibile sulla parete che divide la navata dal presbiterio, la Madonna tra i Sette Fratelli, che viene attribuito al pittore Girolamo Danti. All’esterno si trova il giardino dei ricordi, che con la sua bellezza ed i suoi profumi circonda l’Abbazia: un luogo che ricorda gli orti medievali, con erbe officinali e piante da frutto, che lo rendono un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.