mercoledì, 19 marzo 2025 Ultimo aggiornamento il 4 marzo 2025 alle ore 14:45

Intervista ad Adriana Galgano

Redazione Perugia Online

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Perugia Online nasce nel gennaio 2014. Racconta fatti e notizie inerenti la vita del capoluogo e del suo territorio, cercando di orientare il lettore da una prospettiva "dietro" la notizia, per trovare un senso a ci? che a volte, senso, sembra non averlo.

Adriana Galgano, è attualmente deputata e candidata a Sindaco di Perugia con "Scelta Civica". Abbiamo rivolto a lei le tre domande su Centro Storico, Università e sul futuro di alcune importanti aree del capoluogo

 
Intervista ad Adriana Galgano

Le tre domande di Perugia Online ai Candidati a Sindaco di Perugia nell’ambito delle elezioni amministrative 2014, risponde Adriana Galgano.

Il centro storico, nel corso degli ultimi anni, ha subito un forte degrado. Molte attività e punti di riferimento hanno chiuso ed è presente il fenomeno della criminalità. Quali iniziative intende mettere in campo per rivitalizzare quest’area se sarà eletta Sindaco?

Adriana Galgano: bisogna riportare le persone e le attività economiche in centro storico, favorendone la mobilità e garantendone la sicurezza. Sviluppare solo il turismo non basta, anche se un buon punto di partenza è quello di valorizzare i beni artistici e culturali di cui il centro di Perugia è ricco. A mio parere, bisogna andare oltre: inserire, nel nucleo centrale cittadino, aziende innovative, di ricerca e sviluppo, dei settori emergenti. Aziende, che abitualmente operano con 5-6 dipendenti, dove impiegare diplomati e laureati che escono dalle nostre Università. Il tessuto urbanistico della città soffre di una mancata programmazione. Bisogna rigenerare il centro, ma metterlo anche in connessione con il resto della città, eliminando questa dicotomia che, nei fatti, ha finito con il creare due città separate. Nello specifico, la sicurezza cercheremo di perseguirla con maggiore illuminazione, più telecamere e la creazione di un reparto specializzato della Polizia municipale. Sperimenteremo, per tre mesi, l’eliminazione della ZTL, cercheremo di ottenere un minor costo dei parcheggi, istituiremo delle navette con pullmini a cadenza frequente e minore capienza.

La crisi economica ha colpito molto il territorio perugino e anche le iscrizioni all’Università ne hanno risentito. Tuttavia, la presenza dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Università per Stranieri sono di fondamentale importanza per la città. Cosa farà da Sindaco per agevolare gli studenti? Sono previste agevolazioni fiscali mirate? Quali sono gli interventi che la sua amministrazione metterà in campo per potenziare i servizi e gli spazi offerti?

Adriana Galgano: possiamo migliorare i servizi dedicati agli studenti (dall’alloggio, ai trasporti, al tempo libero, ecc), dando loro anche concrete occasioni per fermarsi nella nostra città dopo la laurea e partecipare, con la loro cultura ed intelligenza, alla formazione della ricchezza locale. Nello specifico, per fare questo i fondi europei rappresentano una grande opportunità perché sono previsti 80miliardi per la ricerca. Sarà, quindi, più facile, per le nostre due Università, collegarsi al network europeo ed internazionale delle Università, collaborando a progetti comuni anche con le aziende. Fattore, questo, di notevole richiamo per studenti, ricercatori ed operatori che potranno, così, realizzare più facilmente quel tanto auspicato collegamento tra formazione, impresa, ricerca. Ci impegneremo per invertire il calo delle iscrizioni: c’erano 35 mila studenti nel 2004, 27 mila nel 2004, 20 mila oggi. Agevolazioni fiscali? Certo, se dalla revisione del bilancio di spesa del Comune riusciamo risparmiare, o riqualificare, quel 10/15% che pensiamo, una parte potrà essere dedicata ad incentivi, in varie forme, per gli studenti universitari.

Si è parlato molto di Monteluce, San Bevignate e del Mercato coperto, cosa pensa delle diverse ipotesi di progetto e cosa si potrebbe fare per riqualificare altre zone della città?

Adriana Galgano: le zone ed i siti della città da riqualificare sarebbero molteplici. Monteluce è una operazione già avviata e sarebbe difficile tornare indietro. Era follia costruire ancora anche quando il progetto fu avviato. E’ uno dei tanti esempi della follia edificatoria che ha contraddistinto l’Italia degli ultimi decenni. L’offerta immobiliare di Perugia è ampia e l’invenduto è consistente. L’unica promessa che posso fare è che faremo di tutto per non occupare altro terreno e preservare anche le peculiarità paesaggistiche del territorio. Anche per il progetto-scandalo di San Bevignate, la sua inutilità economica era già evidente nel 2007 (in tre anni c’era stato un calo di oltre il 20% di iscrizioni all’Università), quando fu lanciato. Non parliamo del suo impatto visivo. Va riconosciuto al sottosegretario ai Beni ambientali e culturali, Ilaria Borletti Buitoni, esponente di Scelta Civica, il merito di aver tempestivamente sottolineato – su mia richiesta ed informazione – che i permessi erano scaduti. Il Tar, poi, ha chiuso la vicenda rigettando il ricorso dell’Adisu e dando ragione alle istanze della Sovrintendenza. A mio parere, le ex carceri, ma anche molte strutture militari dismesse, potrebbero esser ristrutturate adibendole a residenza universitaria, al posto di San Bevignate, qualora se ne ravvisasse la necessità. Pensiamo che il futuro dell’edilizia sia più su interventi di messa in sicurezza degli edifici e di rigenerazione più che di nuove costruzioni.
Per il mercato coperto, pensiamo ad un mercato della tradizione agro-alimentare umbra, che favorisca la filiera corta, con scuola di cucina e di sommelier, con libreria e cineteca dedicata al cibo ed alla sua preparazione.

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