sabato, 15 marzo 2025 Ultimo aggiornamento il 4 marzo 2025 alle ore 14:45

Assisi: arrestato giovane serbo con trecento capi in cashmere

Redazione Perugia Online

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Perugia Online nasce nel gennaio 2014. Racconta fatti e notizie inerenti la vita del capoluogo e del suo territorio, cercando di orientare il lettore da una prospettiva "dietro" la notizia, per trovare un senso a ci? che a volte, senso, sembra non averlo.

Un altro duro colpo ai componenti di un sodalizio preposto alla consumazione di furti e di altri reati contro il patrimonio

 
Assisi: arrestato giovane serbo con trecento capi in cashmere
Assisi. Nella mattina di ieri i Carabinieri del Comando Compagnia di Assisi hanno messo a segno un altro duro colpo ai componenti di un sodalizio preposto alla consumazione di furti e di altri reati contro il patrimonio.

I fatti – Il primo a cadere nella “rete” delle Forze dell’Ordine era stato un cittadino albanese fermato dai militari nella zona di Ospedalicchio a bordo di una Bmw 530 rubata la notte dell’11 novembre dalla “banda” a Milano. Quest’ultimo era ritenuto a tutti gli effetti dagli inquirenti la “primula rossa” dei ladri operanti nella provincia di Perugia. I militari da allora hanno intrapreso una articolata e delicatissima attività investigativa mirata alla identificazione degli altri componenti del gruppo criminale. Alle prime luci dell’alba i militari in borghese guidati dal Maggiore Sivori ed impegnati a monitorare costantemente gli spostamenti di uno dei giovani sospettati di essere parte integrante della “banda” lo hanno visto partire alla guida di una Golf diretta a gran velocità sul raccordo Siena – Bettolle. Gli inquirenti sono riusciti con non poca difficoltà a seguire l’auto che da successivi accertamenti è risultata rubata lo scorso 27 novembre a Perugia. L’inseguimento a folle velocità si è protratto fino ai confini con la Toscana quando è stato richiesto anche l’ausilio di una pattuglia della Polizia Stradale di Arezzo. Il giovane, vistosi braccato ha tentato ripetutamente di speronare le due pattuglie e di fare fuoriuscire di strada gli equipaggi: per questo dovrà rispondere anche del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. Sono stati attimi di follia quelli che hanno avuto come protagonista il giovane serbo risultato alla guida del mezzo rubato: solo la bravura e l’esperienza degli operanti hanno fatto sì che l’inseguimento si concludesse con un lieto fine all’interno dell’area di servizio “Civitella” in provincia di Arezzo.

La refurtiva – L’immediata perquisizione personale e veicolare ha permesso di rinvenire circa trecento capi in cashmere rubati a una ditta di Cannara lo scorso 29 novembre: guanti, sofisticate ricetrasmittenti utilizzate con ogni probabilità per comunicare con gli altri componenti del gruppo e numerosi arnesi da scasso. La refurtiva è stata interamente riconsegnata al, felice, legittimo proprietario. Quello che è stato portata a termine è di fatto il secondo “colpo” assestato dai militari dell’Arma alla “banda” specializzata in furti del genere nell’ambito di una più ampia attività di vigilanza e di controllo del territorio disposta dal Maggiore Marco Sivori al fine di contrastare furti e reati predatori in genere. Massima è infatti da sempre la vicinanza dell’Arma al cittadino. Al vaglio degli inquirenti, fanno sapere, ci sarebbero anche altri furti, consumati o tentati, commessi sempre in pregiudizio di un altro paio di ditte di abbigliamento della zona.

La condanna – Per l’autore del fatto, irregolare sul Territorio Nazionale ma incensurato si sono aperte le porte del carcere di Arezzo. L’accusa è di ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale, possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli: il fermato dovrà spiegare al Giudice per le Indagini Preliminari di Arezzo perché si trovasse a bordo di quella macchina rubata a Perugia giorni or sono e le ragioni che lo hanno visto in possesso di circa trecento capi di cashmere.

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