Ormai da mesi perdura questo stato di cose, decine e decine sono gli scarichi di ingenti quantità di rifiuti provenienti da attività agricola, artigianale e commerciale vista la presenza di numerosi contenitori di diserbanti e fertilizzanti, piccoli traslochi domestici, rifiuti di falegnameria e di carrozzerie oltre a pittori, muratori oltre la presenza di grossi ratti e cani randagi. Insomma praticamente tutti vanno a scaricare in detto luogo abusivamente, per mettersi in tasca il costo di smaltimento regolare che graverebbe sulle attività imprenditoriali e commerciali, luogo certamente pratico, appena fuori città, abbastanza isolato, ma soprattutto privo di qualsivoglia recinzione e impedimento fisico idoneo, che non consenta di scaricare ad ogni ora del giorno e della notte. Abbandoni di rifiuti, non solo a S. Eraclio, ma anche a ridosso del Parco Hofmann, dove in precedenza le stesse Guardie del WWF fecero sgomberare altre due discariche abusive a Budino e in numerosi altri luoghi, dove il WWF sta eseguendo una mappatura organica, cartografica e fotografica, per consentire al Comune di Foligno di emettere Ordinanza di sgombero nei confronti dei proprietari dell’area, dove insistono detti rifiuti.
Quello che è più pericoloso e preoccupante è la presenza di rottami di macchine date alle fiamme, la presenza di piccoli laghetti non recintati e messi in sicurezza, che potrebbero risultare pericolosi per i bambini, e delle cisterne nelle cui vasche di contenimento si è accumulato un liquido scuro che sarà bene analizzare per escludere la pericolosità dello stesso e l’urgenza della bonifica. Il WWF, che da sempre collabora con l’Ufficio ambiente del Comune di Foligno, ha segnalato oltre che alla Procura della Repubblica come atto dovuto, questo stato di cose affinchè il Comune stesso all’atto di emissione di ordinanza prescriva al proprietario, di recintare tutta l’area dell’opificio mettendola in sicurezza, bonificandola ed eliminando tutti i numerosi pericoli presenti, impedendo fisicamente l’accesso anche ai veicoli a motore estranei alla proprietà, prescrivendone una idonea e concreta capacità di evitare ed impedire lo scarico di altri rifiuti come ad esempio cumuli di terra a ridosso la recinzione, blocchi di cemento sui numerosi accessi. 50.000 metri quadrati disseminati di rifiuti, non sono un bel biglietto da visita per la Città di Foligno oltre la pericolosità per le falde freatiche superficiali, che vanno tutelate e salvaguardate in ogni maniera.