lunedì, 17 marzo 2025 Ultimo aggiornamento il 4 marzo 2025 alle ore 14:45

QUI CATANIA – Calaiò: “Perugia grande squadra ma non dobbiamo avere paura di nessuno”

L'attaccante suona la carica in vista della gara di sabato allo stadio "Curi": "Con l'atteggiamento giusto potremo vincere".

 
QUI CATANIA – Calaiò: “Perugia grande squadra ma non dobbiamo avere paura di nessuno”
Perugia. Emanuele Calaiò, arrivato quest’anno al Catania per cercare di riportare gli etnei subito in Serie A, suona la carica in vista della gara di sabato allo stadio “Curi” a Perugia, che potrebbe rappresentare un punto di svolta per la sua squadra dopo un avvio stentato. “Rispettiamo il Perugia – ha affermato l’arciere in conferenza stampa – è una formazione forte e blasonata, gioca in uno stadio molto caldo ed ha l’entusiasmo delle neopromosse ma noi non dobbiamo avere paura di nessuno: mantenendo l’atteggiamento giusto, faremo bene e conquisteremo i 3 punti. Rimbocchiamoci le maniche e pensiamo a lavorare per migliorare. Possiamo vincere con chiunque. Siamo in fase di rodaggio, i risultati si vedranno, abbiamo bisogno di punti anche per i tifosi che non si meritano una classifica del genere”.

L’attaccante è poi tornato sugli errori commessi contro la Virtus Lanciano e la Pro Vercelli. “Più o meno sono simili e sono errori di concentrazione, non è una questione tattica. Di questa rosa pochi hanno fatto la serie B e, nonostante un livello tecnico abbassato nel corso degli anni, non ti puoi distrarre un attimo, ci sono tanti giocatori che corrono e che hanno ‘fame’. In più, chiunque contro di noi gioca la partita della vita. Noi, quindi, dobbiamo avere più slancio e fare di più. Meglio vivere subito un momento negativo e risolvere i problemi per ripartire al meglio: è accaduto anche ad altre squadre forti, negli anni, di avere una partenza difficile”.

Secondo Calaiò, il Catania ha comunque un gran potenziale. “È la squadra più forte nella quale io abbia giocato in B, più del Napoli, del Torino e del Siena di anni fa. Bisogna però affiancare alla qualità la giusta mentalità. Basta pensare alla retrocessione. Il gruppo è forte e unito, non dobbiamo demoralizzarci: siamo ancora in fase di rodaggio. Quando questa fase sarà completata, miglioreremo anche atleticamente per effetto di un lavoro a lunga scadenza che stiamo portando avanti e riusciremo a comprendere collettivamente la Serie B, risolveremo i problemi. Il fattore tattico non lo è, perché in questa squadra ci sono molti giocatori duttili e di conseguenza possiamo giocare e farlo bene con tanti moduli”.

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