“La centrale Enel di Gualdo Cattaneo dà lavoro a circa 60 dipendenti –spiega Leonelli – ma è produttiva solo per circa 40 giorni l’anno, e insiste su un’area che ha subito profonde modifiche rispetto alla natura del territorio, in cui oggi si registra un’economia importante, costituita da aziende olearie e vinicole di primissimo livello. Enel si trova in una fase rilevante di cambio della propria mission in tutta Italia, caratterizzata dalla forte volontà di effettuare investimenti importanti, come dimostra la partita che giocherà sulla banda larga nel nostro territorio”.
La Giunta è unanime nella decisione di dare il via ad un progetto che individui le possibilità di riconversione della centrale di Gualdo Cattaneo, attraverso un rapporto collaborativo con Enel, sia per la tutela occupazionale che per implementare un progetto di riqualificazione, quale potrebbe essere il cosiddetto progetto ‘Penelope’ elaborato dal dipartimento di Ingegneria dell’Università di Perugia.
Un progetto che prevede la produzione elettrica a partire da fonti meno inquinanti e la creazione di un polo di ricerca sulle tecnologie di stoccaggio, che contribuisca alla stabilità della rete elettrica regionale e all’abbassamento del costo dell’elettricità.
La giunta si riserva, inoltre, di non porre paletti a progetti alternativi che possano tutelare la vocazione enogastronomica e agroalimentare dell’area e che assicurino un futuro all’occupazione nel territorio. Si è dunque accolto positivamente l’ipotesi di attivare un tavolo permanente di confronto tra i comuni interessati e Enel, oltreché un concorso di idee sul futuro dell’area.
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