sabato, 15 marzo 2025 Ultimo aggiornamento il 4 marzo 2025 alle ore 14:45

Cyberbullismo in Umbria: nel 2015 oltre 220 casi

Redazione Perugia Online

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Perugia Online nasce nel gennaio 2014. Racconta fatti e notizie inerenti la vita del capoluogo e del suo territorio, cercando di orientare il lettore da una prospettiva "dietro" la notizia, per trovare un senso a ci? che a volte, senso, sembra non averlo.

Lo rivela l'indagine del Compartimento regionale della polizia postale e delle comunicazioni: 64 i minorenni denunciati all'autorità giudiziaria per vicende di diffamazione, molestie e diffusione di materiale pedopornografico.

 
Cyberbullismo in Umbria: nel 2015 oltre 220 casi
Regione Umbria.  Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare il Safer Internet Day 2016, che quest’anno si terrà il 9 febbraio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, ha organizzato workshop sul tema del cyberbullismo nelle scuole delle province di Perugia e Terni. L’evento è previsto nelle scuole di 100 capoluoghi di provincia italiani.

Il progetto La Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà oltre 60mila ragazzi in occasione del Safer Internet Day con lo slogan  “Play your part for a better internet” ovvero “Gioca la tua parte per un internet migliore”. Una vita da social, come ormai molti sanno, è un progetto itinerante sviluppato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Miur e cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito delle iniziative di Generazioni Connesse, che ha l’obiettivo di aiutare gli utenti della Rete a navigare in piena sicurezza e a gestire con consapevolezza e controllo i dati condivisi online. L’iniziativa ha anche una sua pagina facebook unavitadasocial, nella quale vengono riportate tutte le attività e le impressioni dei giovani studenti.

Le preoccupazioni dei genitori L’obiettivo delle attività di formazione è insegnare ai ragazzi a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri. La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è assolutamente determinante. Un impegno avvalorato anche dai recenti dati pubblicati da Norton Cyber Security Insights Report, sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online. Dal report emerge che il 92% dei genitori italiani si è detto preoccupato della sicurezza online dei propri figli, e tre su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli.

Come proteggere i propri figli Le misure più utilizzate dai genitori sono state le limitazioni all’accesso ad alcuni siti web (53%) e alle informazioni che postano su di loro sui propri social network (51%), insieme a quelle che i loro figli possono condividere con le loro cerchie di amici online (47%). Inoltre, il 42% dei genitori italiani ha dichiarato episodi di cybercrime subiti dai figli, i più frequenti dei quali sono stati il download di un virus sul loro PC o su quello della famiglia (20%), risposte a email di phishing (9%), episodi di smishing (la variante SMS del phishing) e violazioni dei profili social (entrambe al terzo posto in classifica, con l’8% delle risposte). In questo contesto, le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano per il 61% il timore che i propri figli possano dare troppe informazioni a sconosciuti, il 59% la paura che possano essere convinti con l’inganno a incontrare malintenzionati e il 53% che potrebbero subire atti di bullismo oppure molestie.

Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet – ormai celebrata in oltre 100 paesi – sono di grande importanza perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori a un uso sicuro, consapevole e responsabile del web.

I dati in Umbria “Per quanto riguarda l’attività del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Umbria per il 2015 i dati sono i seguenti: 01 arresto per pedofilia online, 03 persone denunciate, 08 denunce di vittime di adescamento online, 292 i siti monitorati, 88 nuovi siti web pedopornografici inseriti in black list per un totale di 179 siti. Per quanto riguarda le scuole, nel 2015 sono stati fatti incontri in 29 istituti scolastici in tutta la regione, per un totale di 5500 studenti coinvolti.” – dichiara Anna Lisa Lillini Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Umbria.

Gli incontri con le scuole “Prevenzione e formazione sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web. Gli Istituti scolastici coinvolti nell’incontro del 9 febbraio sono per la provincia di Perugia l’Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Alessandro Volta” e per la provincia di Terni Istituto Tecnico Tecnologico “Allievi-Sangallo”. Preme ricordare che la Specialità è presente anche sulla Rete”, continua Lillini ”con consigli utili che possono essere reperiti sul sito poliziadistato.it e su quello del commissariatodips.it, oggi anche attraverso l’App scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone o su tablet, sia per il mondo Apple che Android”.

 CYBERBULLISMO
STALKING DIFFAMAZIONEONLINE INGIURIE MINACCE MOLESTIE FURTO DIIDENTITA’DIGITALE

SUL

SOCIAL

NETWORK

DIFFUSIONEMATERIALEPEDO-

PORNOGRAFICO

TOTALE
CASI TRATTATI 6 41 24 27 29 81 20 228
MINORIDENUNCIATI ALL’A.G. 0 7 2 10 8 10 27 64

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