Gualdo Tadino – E’ stata inaugurata lunedì 5 gennaio presso il Cinema Teatro Don Bosco di Gualdo Tadino la stagione di prosa 2014/2015 con lo spettacolo “Oggi è già domani” di Willy Russell, nella versione italiana di Jaja Fiastri. Da registrare l’ottimo successo di pubblico per la rappresentazione organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’UniGualdo e il teatro Stabile dell’Umbria.
L’opinione – “Un buon umore velato di malinconia – sottolinea il Prof. Marco Jacoviello – compagno di un sorriso senza malizia: questo, in sintesi, il cuore dello spettacolo interpretato da una strepitosa Paola Quattrini nel ruolo di Dora Valenti, regia di Pietro Garinei, musiche di Armando Trovajoli e canzoni di Serena Autieri. E poco ha importato riconoscere in quel personaggio la continuazione di Nora, dirompente e rivoluzionario, messo in scena da Ibsen con Casa di Bambola: quella di Dora non è la realizzazione di una condizione fallimentare dovuta all’ipocrisia borghese di fine ottocento protrattasi fino ai nostri giorni, è invece la deriva di un affetto matrimoniale consumato dallo status quo della società immiserita e ambigua,a noi contemporanea, paradigmatico del silenzio ossessivo che attraversa parallelamente la crisi della coppia. Una società incapace di chiedere ai due che un tempo si amavano null’altro che il consumo spicciolo di giornate scandite da una prevedibilità disarmante quotidianità barattata per mercanzia reale contenuta in un triste paesaggio domestico. Oggi la vocazione del teatro sembra insistere su un minimalismo drammaturgico che inevitabilmente si scontra sulle ragioni ovvie del “fare” teatro, che non significano soltanto fare del teatro il luogo sociale per antonomasia, oppure far ritornare la voglia di andare a teatro ad un pubblico distratto sempre più e, diciamolo, sempre meno preparato a cogliervi quella dilatazione della realtà su cui insiste la lente di ingrandimento del teatro stesso. Oggi il fare teatro è soprattutto un test di presentimento: si dice oggi quel che capiterà domani. La conclusione, infatti, anche in questo monologo, è rilanciata alla fine dello spettacolo con ipotesi di soluzione che coinvolgono gli spettatori. Il bilancio di Dora diventa così il nostro, che lo si voglia o no, perché tutti, in qualche modo, siamo complici del vuoto esistenziale della protagonista. Anche la nudità della scena, due sedie, un tavolo, un ombrellone, oggetti disarmanti di una quotidianità ordinaria che diventa però straordinaria nel testo che l’accompagna, ora ricco di garbatissima ironia, ora trasfigurato in delicata poesia, ora colmo di pathos tragico, ora sottile per insinuarsi nell’animuccia di Dora che riesce a piangere di sé senza dolore, evoca come direbbe Heidegger, la cosità della cosa, oggetti senza valore che hanno perduto il plusvalore di mercato. Da ferro rovente a delicato bisturi, il testo di Russell attiva il meccanismo della complessità drammatica della protagonista con un garbo e una sagacia senza pari, ricavandone un monologo ricco di atmosfere parlate che, in definitiva, rappresentano il sogno di ogni grande artista. Da questo punto di vista Paola Quattrini si è rivelata raffinatissima dicitrice e autentica primadonna della scena. Oggi è già domani – conclude il Prof. Jacoviello – è un titolo che sembra uscito dall’eco di Marguerite Duras, una declinazione al femminile di quella libertà legata alle più intime ragioni dell’essere drammaticamente consumata dal tran tran della vita che ha perso del tutto il senso di sè: una casa vuota di cose è quella di Dora, ma piena di parole, di intenzioni, di intuizioni, di bilanci, di prospettive dirette verso un muro simbolico rivolto allo stesso pubblico che assiste, e che si intrecciano ad una temporanea presa d’atto: Dora seguirà l’amica in Grecia, lascerà Giovanni, almeno momentaneamente, per il periodo concesso di una vacanza di due settimane. Pur sapendo per tutti noi che intendiamo illuderci alla ricongiunzione di una coppia, che Dora ha fatto un cammino senza ritorno, e Giovanni ha perso definitivamente il treno”.
Il prossimo appuntamento – La stagione di prosa 2014/2015 proseguirà sabato 31 gennaio alle ore 18 presso il Teatro Morlacchi di Perugia con “Il Giardino dei Ciliegi” di Anton Cechov. Per condizioni su biglietti, abbonamenti e altre informazioni è possibile rivolgersi al’Ufficio Cultura del Comune di Gualdo Tadino (075 9150247/8) all’Info Point (075 915026) o visitare il sito www.teatrostabile.umbria.it..
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