Sono stati i consiglieri regionali del M5S, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, a rendere noto il contenuto della lettera del Ministero della Salute che chiede conto alla Regione Umbria del “grave ritardo nella definizione della procedura concorsuale” relativa all’assegnazione di 39 nuove sedi farmaceutiche. La nota del Ministero è conseguente all’invio di un atto di “significazione e diffida”, inoltrato il 14 giugno dai consiglieri ‘pentastellati’ tramite un proprio legale di fiducia. L’atto era indirizzato oltre che al Ministero della Salute al presidente della Giunta regionale, al dirigente regionale della Programmazione dell’assistenza ospedaliera, all’Autorità nazionale anticorruzione e alla Procura generale della Corte dei Conti. Liberati e Carbonari hanno, successivamente, spiegato che la loro iniziativa formale è finalizzata a vedere definita la procedura concorsuale regionale straordinaria di assegnazione delle sedi farmaceutiche di nuova istituzione e quindi procedere alla loro assegnazione, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 11 del Decreto Legge 24 gennaio. “Dopo oltre quattro anni di inerzia – sottolineano i consiglieri – giustificata presumibilmente dall’opportunità di lasciare in Umbria tutto com’è, pur di non dare spazio alla libera concorrenza nel settore farmaceutico, il Ministero della Salute ha riscontrato la diffida del nostro legale e, con una nota del 22 giugno, bacchetta la Regione e la ‘invita e diffida’ a concludere il sopracitato procedimento concorsuale”.
L’Umbria, infatti sta ancora annunciando l’avvio della fase di valutazione dei titoli dei candidati assegnatari delle sedi farmaceutiche. “In questo modo- aggiungono- con evidente danno per l’intera popolazione, si ritarda l’avvio di essenziali servizi sanitari per il cittadino, nonché la creazione di un nuovo indotto lavorativo, conseguente all’apertura di ben 39 farmacie, costituito da farmacisti, commessi, rappresentanti farmaceutici, corrieri etc”.
Il Movimento Cinque Stelle, annuncia che continuerà a monitorare la situazione e terrà alta l‘attenzione fino a quando l’assegnazione non sarà avvenuta, riservandosi la possibilità di un’altra diffida, se necessaria.
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