L’origine – Il nome deriva da una preesistente associazione di appassionati di retro games, che si riuniva periodicamente per condividere la propria passione. Uno dei membri, Federico Alunni Milani, 25 anni, utilizzando i risparmi ottenuti in anni di duro lavoro dietro ai banconi dei mercatini delle pulci, è riuscito finalmente a realizzare un suo vecchio pallino.
Le traversie burocratiche – Certo, non è stato semplice: Federico non ha avuto accesso ad alcun contributo pubblico e ha dovuto fronteggiare numerose complicazioni burocratiche e fiscali che hanno ritardato l’inaugurazione del negozio di diversi mesi. In particolare, l’acquisto e l’installazione di vecchi cabinati (cioè i grossi videogiochi a gettoni) ha costituito un notevole problema per l’apertura della struttura. Come ci racconta lui stesso: “Quando parlavo agli uffici comunali di una sala giochi, pensavano tutti volessi realizzare una sala slot”.
Attività e serate a tema – Ad ogni modo, i problemi sono stati superati e il negozio, che conta sul lavoro di Federico e di un commesso, ha acquisito in breve tempo un’ottima reputazione tra gli appassionati e un buon giro d’affari (basato su vendite e scambi di articoli del valore medio di poche decine di euro, che avvengono sia fisicamente sia online). Non solo, i cabinati di cui sopra costituiscono il fiore all’occhiello dell’attività e sono l’oggetto principale delle numerose serate a tema, che coinvolgono settimanalmente decine di persone (molti dei membri della preesistente associazione più nuovi giocatori attratti dal passaparola). Serate, è bene dirlo, che non hanno scopo di lucro, ma di intrattenimento, dato che i partecipanti non pagano i gettoni ma si limitano a versare un contributo volontario per le spese di elettricità e manutenzione degli apparecchi.
Fiducia è la parola chiave – Fondamentale per il successo dell’attività, ci spiega Federico, è il rapporto di fiducia che si è instaurato con i clienti: “Io non cerco mai di truffarli, quando ad esempio mi presentano articoli gli mostro sempre i valori di riferimento sui cataloghi online e offro per l’acquisto la metà del suddetto: questo vale a maggior ragione per gli articoli più rari e preziosi, e so per certo che non tutti quelli che lavorano nel settore seguono questo modus operandi”.
Cosa accadrà in futuro – In ogni caso, per Federico si tratta di un sogno realizzato, anche se lui pensa già al futuro: “Se le cose continueranno ad andare bene, mi piacerebbe aprire delle filiali in altre città vicine”. Bizantinismi burocratici permettendo.
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