E’ un vero e proprio affondo quello del neo consigliere regionale per il Movimento 5 stelle Andrea Liberati, che si scaglia contro le ultime vicende giudiziarie che hanno interessato la Regione. “Ora, passo dopo passo, sbarca finalmente anche in Umbria tale argomento – scrive ancora Liberati – scientemente ignorato dalla partitocrazia che, da ben nove lustri, governa e sgoverna questa Regione. Un tema sacrificato sui sordidi altari del consenso e della conservazione. Dell’immobilismo. Problemi che tornano oggi tutti in faccia a chi li ha bistrattati: qualcuno forse coglierà l’amaro retrogusto dell’espressione ‘Vittoria di Pirro’. Accadrà a chi, come la presidente Marini, fa orecchie da mercante, sperando coi propri assordanti silenzi di non venir travolta dal sommovimento che agita l’Italia e molte Regioni. Auspici destinati a fracassarsi sui predetti iceberg”.
“Infatti, evitando accuratamente di affrontare il problema della dirittura morale dei politici, talora anche sotto indagine e sotto processo e tuttavia bellamente ricandidati, Marini non solo offre un pessimo esempio di condotta pubblica a quei dirigenti e funzionari regionali magari sensibili a certe sirene, ma colloca la stessa Regione Umbria in posizione di debolezza amministrativa, danneggiandone l’immagine esterna”. Per questo, sottolinea Liberati, è stato richiesto un intervento forte, la firma immediata di un protocollo Regione Umbria-Autorità nazionale anticorruzione.
“Si proceda – continua il consigliere – quanto mai rapidamente alla rotazione degli svariati dipendenti e funzionari regionali ingessati da troppo tempo nei propri uffici, seguendo al riguardo i migliori esempi applicati nel Paese. E che detta rotazione sia reale, non amicale. Che sia autentica, non di facciata. La rotazione di centralinisti, uscieri e pensionandi non interessa alcun cittadino, mentre è cruciale accendere un faro su acquisti, servizi, lavori, bandi. E i corrotti siano direttamente allontanati, con richiesta di risarcimento danni. Ma su tutto questo torneremo presto, con esempi assai concreti”.