I controlli – Dopo gli accertamenti entrambe le attività, pur se autorizzate alla vendita, sono risultate prive di qualsiasi licenza necessaria per lo stoccaggio e la vendita di fuochi pirotecnici. In particolare i fuochi erano nascosti all’interno di scaffali vicino al registratore di cassa. Parte della merce sequestrata riportava etichette fasulle, che classificavano i prodotti come poco pericolosi e per cui non occorre alcuna autorizzazione alla vendita.
Il sequestro – I carabinieri hanno sequestrato diverse batterie di razzi ed artifizi di diverse fatture per un peso complessivo superiore ai 200 kg e per un valore commerciale di oltre 20.000 euro. Denunciati i due titolari dei negozi per detenzione ed il commercio illegale di materiale pirico. Entrambi i commercianti erano già stati oggetto di pregressi controlli che portavano la stessa Arma di Assisi a segnalarli alla Prefettura di Perugia, la quale nel mese di novembre 2013 revocava ai medesimi le specifiche licenze di per la detenzione e vendita di fuochi d’artificio.
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