‘La Città di Pietra’ ha accolto i suoi ospiti con un programma intenso, che ha visto, dapprima, attività interattive volte a favorire la socializzazione del gruppo multiculturale e, poi, la conoscenza della scuola attraverso esperimenti, con il tutoraggio di studenti dell’istituto nei laboratori dell’indirizzo di biotecnologie sanitarie, agraria ed elettronica. L’attività è proseguita nei giorni successivi sempre in gruppi multiculturali, con workshops sull’ideazione del logo di progetto e sulla produzione di materiale da utilizzare in una campagna contro la discriminazione, come slogan, stickers, quadri e una canzone rap. Particolarmente significative per gli studenti, sia stranieri che italiani, le testimonianze dirette di ospiti delle associazioni del nostro territorio quali Aratorio e S.P.R.A.R, che si adoperano per favorire l’inclusione e combattere la discriminazione di rifugiati, richiedenti asilo politico e disagiati, e quella della Commissione Pari Opportunità, per abbattere le discriminazioni di genere. Nell’arco della settimana si è dedicato ampio spazio a visite guidate con meta il patrimonio artistico e culturale di Gubbio e della regione Umbria, oltre che di altre città, quali Perugia ed Assisi. Non sono mancati i momenti ludici e conviviali, sia alla mensa scolastica che nelle strutture ricettive della città. Significative sono state anche le manifestazioni della tradizione eugubina, come l’esibizione degli sbandieratori e la consueta e calorosa accoglienza della famiglia dei Santubaldari. Un progetto di assoluta eccellenza, che ha permesso di portare Gubbio e l’Umbria all’attenzione di tutti i partecipanti ed operatori presenti nei Paesi partner ed ha creato negli studenti i legami di amicizia, al di là di ogni barriera linguistica, oltre alla consapevolezza di quanto gravi siano ad ogni livello le conseguenze degli atteggiamenti discriminatori. Gubbio ha salutato i suoi ospiti con ‘un arrivederci’ in Bulgaria a fine maggio.
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