Lo abbiamo intervistato per avere le sue prime sensazioni.
Ciao Claudio ci fai una tua breve presentazione? Allenatore nazionale di lunga data prima mi sono dedicato esclusivamente ai settori giovanili, collaborando con stimati professionisti poi passato alla gestione diretta di prime squadre, dove dopo tanti anni siamo riusciti a riportare Perugia nella pallacanestro che contava.
Come è maturato l’accordo con la società del Presidente Manganello? Dopo la promozione ottenuta in C1 il Perugia Basket ha ritenuto di non lasciarmi alla guida della prima squadra quindi ho deciso di trovare nuove strade ed è arrivata la proposta della Pallacanestro Perugia perorata dall’amico Fiorucci, di cui sono rimasto subito entusiasta avendo capito la stima, fiducia e serietà delle persone che la compongono.
Quali saranno i tuoi compiti? Creare veri uomini e veri giocatori di basket, che è la cosa di cui vado più fiero. Non c’è sensazione più bella che rincontrare un ragazzo, magari diventato un professionista, che a distanza di anni ti ringrazia per quello che gli hai dato, sia come giocatore che come persona. Partirò dai più piccoli, assistito da un gruppo di Istruttori ed Allenatori qualificati, per farli crescere in un sano spirito sportivo e dotarli di quegli strumenti tecnici che possano dargli soddisfazione e divertimento nel tempo.
Quale è lo stato d’animo con cui ti presenti a questa nuova esperienza? Cercare di fare e creare sempre quel qualcosa in più per far parlare i fatti.
Come è stato il primo approccio con lo staff dirigenziale e quello tecnico della Pallacanestro Perugia? Sicuramente molto positivo, sotto l’aspetto tecnico non avevo dubbi visto le persone che alleneranno, sotto l’aspetto dirigenziale una piacevole sorpresa, anche per la considerazione e la stima ricevuta .
Come pensi di lavorare con questo gruppo di tecnici? Dovremo creare una “factory umbra basket” a cui venga riconosciuta la professionalità e la competenza di voler fare qualcosa di diverso. In questo collaboreremo a tutto tondo anche con il Settore Femminile e con il Minibasket, sfruttando anche le possibilità e le risorse umane messe a disposizione dalla Pallacanestro femminile Umbertide e dal Basket Umbertide, in primis con il Prof. “Lollo” Serventi.
C’è qualcosa che ti spaventa? Non è mai facile creare un progetto ma spero con l’aiuto dei miei collaboratori, dello staff dirigenziale e delle partnership attivate, di ripetere quello che negli anni è stato fatto e magari puntare a migliorarsi ancora.
Quali sono gli obiettivi stagionali e a medio periodo ti sei posto in questa nuova avventura? Avere tanto materiale su cui lavorare e creare un ambiente dove i giocatori siano i primi a volerne fare parte. Portare la società a essere “rappresentativa” in Umbria e magari provare ad uscire anche dai nostri confini. Creare una nuova scuola di pensiero, un nuovo modo di fare basket, di stare insieme, di condividere emozioni.
Quale ritieni possa essere in futuro il ruolo svolto da questa società nel panorama cestistico locale? La Società, nel settore maschile, in pochi anni, dovrà poter dire la sua con le proprie forze mantenendo impegni e programmi e dovrà avere rispetto verso tutti e tutto, per creare qualcosa di duraturo e importante.
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