Si tratta di alcuni incontri aperti a giovani creativi, imprese e soggetti potenzialmente interessati il cui obiettivo è quello di fare rete, costruendo un network internazionale nel nome dell’aggregazione e della catalizzazione della creatività del territorio regionale.
Umbria fucina di idee – Insomma, l’idea è quella di fare dell’Umbria una fucina di idee e buone pratiche, un luogo fertile per lo sviluppo dell’industria creativa, capace di generare imprese ed investimenti nel territorio regionale. Sviluppumbria Spa, partendo dal suo bagaglio di imprese, vuole in questo modo attrarre degli investitori, nazionali e internazionali, che vogliano impegnarsi sul territorio umbro tramite la creazione di progetti innovativi, costruendo così, attraverso le azioni di marketing territoriale, un network globale dal quale nasceranno i frutti di un nuovo volano per l’economia locale. La cultura e la candidatura di Perugia a capitale europea della cultura per il 2019 completano il quadro in un’ottica creativa e di incentivazione dei talenti.
IMMaginario Festival e Sviluppumbria – Imprese creative, nato dal lavoro di IMMaginario Festival e da Sviluppumbria Spa, è stato presentato oggi, giovedì, nella sede della Fondazione Perugia 2019: la sua realizzazione vedrà la luce dal 6 al 9 novembre a Perugia, in diverse location tra cui il Teatro Morlacchi, la Rocca Paolina, la Sala dei Notari e l’Accademia delle Belle Arti, attraverso un programma strutturato in workshop e panel dedicati alla creazione, allo sviluppo ed alla costruzione di un network internazionale a supporto di questa tipologia di imprese.
Imprese creative – Durante l’incontro è stata anticipata la “chiamata” rivolta alle imprese creative per la loro mappatura e selezione. “Il nostro – spiega Alessandro Riccini Ricci, direttore creativo di IMMaginario Festival – vuole essere un contributo alla candidatura finale di Perugia a capitale della cultura. Nasce con l’esigenza di raccontare ciò che si sta creando nella nostra regione, e di rivelare il matching tra mondo creativo, dell’impresa, e degli investitori. Lavoreremo per rendere tutto visibile, attraverso un approccio sociologico e comunicativo, e grazie anche alle partnership che abbiamo acquisito nel tempo”.
Smart cities – Smart communities – Il progetto si articola su alcuni capisaldi: il tema della città, delle smart cities e delle smart communities; l’innovazione.
“La nuova Sviluppumbria – commenta il presidente di Svillupumbris spa Gabrio Renzacci – vuole essere il partner che propone il sostegno alle peculiarità dei singoli, affinché queste ultime creino sviluppo. Anche l’Umbria deve partecipare al rinnovamento attraverso la nuova rivoluzione industriale, nonostante sia un percorso difficile: si tratta di una grande operazione, per numeri e metodologia, che potremmo poi replicare. E’ inoltre necessario combattere la dispersione dei talenti che molto spesso sono sottovalutati, riuscendo a tirare fuori delle pepite dalla nostra miniera”.
Insomma, un evento caratterizzato da un’impostazione dinamica e interattiva tale da offrire un’immagine della città di Perugia quale realtà dinamica ed attrattiva, realizzare una attività di mappatura e scouting sia di talenti che di realtà imprenditoriali locali, di garantire il coinvolgimento attivo delle Università, delle istituzioni accademiche, delle associazioni di categoria, di investitori istituzionali, degli attori locali.
Cultura e sviluppo insieme – “La collaborazione di IMMaginario e di Sviluppumbria – spiega Bruno Bracalente presidente della Fondazione Oerugis – Assisi – è legata allo spirito stesso della Fondazione. Essa è significativa e rappresentativa dell’idea di cultura e sviluppo, molto europea, nel campo artistico come in quello innovativo. Si fa economia attraverso le iniziative innovative, rivolgendosi al mondo giovanile. Siamo nella fase conclusiva del progetto per Perugia capitale della cultura: lo consegneremo entro la data stabilita, l’8 settembre, e speriamo di vincere così da poter continuare a ospitare eventi importanti”.
Incubatore di innovazioni – aggiunge il direttore di Sviluppumbris Mauro Agostini: “Puntiamo su un incubatore in grado di vivere dove ci sono le condizioni per il suo sviluppo. L’innovazione non è un fatto solamente tecnologico: pensiamo perciò allo sviluppo delle imprese creative, ai quartieri come elemento sociale, dove nascono nuove imprese, perché sono questi i luoghi dove l’innovazione si genera realmente”.
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