A Perugia le celebrazioni che contribuiscono a rendere vivo quel ricordo sono iniziate alle 10:30 al Civico Cimitero con la deposizione di corone di alloro al Sacello dei Caduti e sulle tombe delle medaglie d’oro alla resistenza., per poi continuare in Borgo XX Giugno con la commemorazione e la deposizione di corone di alloro sulla lapide in ricordo dei Patrioti fucilati dai nazi fascisti. Infine le autorità si sono spostate in Via L. Masi per concludere la cerimonia con la deposizione di corone di alloro al monumento dell’Ara Pacis.
Oggi, come ogni anno, da 69 anni, Perugia ha ricordato i suoi caduti. I caduti di tutte le guerre che hanno liberato il nostro Paese dall’oppressione del nazifascismo prospettandoci un mondo di dignità, giustizia sociale e democrazia. Perugia in ricordo dei “molti, soprattutto giovani, che sacrificarono la vita per l’onore dell’Italia e la riconquista della libertà – come ha sottolineato dal palco allestito in Borgo XX giugno il sindaco Boccali – per poter vivere da uomini e donne libere in un’Italia democratica. In un’Italia che si mettesse alle spalle la dittatura che si era resa responsabile di tante vergogne, a partire dalle leggi razziale e dall’alleanza con il nazi fascismo”.
“La resistenza – ha continuato – è intesa anche oggi da molti come epilogo del risorgimento che mise in scena con il ruolo di protagonista la parte migliore dell’Italia che si ritrovò compatta e solidale per ricostruire il futuro. La Resistenza è stata ed è una lezione di assunzione di responsabilità. Un popolo che si fa carico della sua libertà.”
Per non dimenticare. “Ed è questa – conclude Boccali – una lezione da non dimenticare, perché la libertà e con essa la democrazia non è un bene che si conquista per tutte le volte. Al contrario è qualcosa da tutelare ogni giorno. Dobbiamo conservare la memoria del 25 aprile ma allo stesso tempo guardare al futuro, perché nella Liberazione stessa c’è fortissima l’idea di futuro”.
Anche quest’anno il ricordo del 25 aprile del 1945 è servito a dare la possibilità a chi non c’era, a chi non l’ha vissuto, di conoscere il giorno in cui l’Italia ha riconquistato la libertà. Il giorno che i più fortunati hanno potuto conoscere nei racconti dei propri padri e dei propri nonni. Il giorno in cui l’Italia e gli italiani riconquistarono la democrazia, la libertà e l’uguaglianza che avevano perso con il fascismo.
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