I precedenti del reo – S.I.L., di 30 anni, disoccupato, era già stato arrestato dai carabinieri nel 2010 in esecuzione a un provvedimento cautelare emesso dall’autorità giudiziaria di Spoleto, sempre per maltrattamenti alla moglie, sottoposta ad atti di violenza fisica, morale e psicologica. In particolare, fin dai primi tempi del matrimonio e con cadenza quasi giornaliera, nel corso di discussioni originate per i più futili motivi, l’uomo ricorreva all’uso della violenza fisica, con calci e pugni inferti alla coniuge (peraltro affetta da gravi problemi di salute) in diverse parti del corpo. Sempre nel corso del rapporto, per motivi di forte gelosia, alla donna era impedito uscire di casa, avere un cellulare e confidarsi con altre persone, ivi inclusi i familiari.
L’ultimo pestaggio – Nonostante l’arresto e un periodo di detenzione in carcere per i fatti sopra esposti, l’uomo non ha cambiato condotta. Infatti alle prime ore mattino di alcuni giorni fa, rientrando a casa sotto l’effetto dell’alcol, egli ha iniziato a picchiare con violenza inaudita la moglie, fino a quando non si è addormentato. La donna, per i forti dolori derivanti dai colpi subiti e approfittando del sonno del marito, ha telefonato ai sanitari del 118, che l’hanno trasportata presso l’Ospedale di Foligno, avvertendo i Carabinieri della Stazione di Gualdo Cattaneo che immediatamente sono intervenuti sul posto.
Le condizioni della moglie – La malcapitata è stata sottoposta con urgenza a un intervento chirurgico di asportazione della milza, resosi necessario per i danni riportati: a seguito dell’operazione, con prognosi riservata, è stata trasferita nel reparto di rianimazione. Dopo due giorni la prognosi è stata sciolta e la donna è stata giudicata guaribile in 40 giorni.
Il marito in carcere – I carabinieri hanno nel frattempo svolto celermente gli accertamenti del caso, traendo in arresto S.I.L. con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali gravissime. Il G.I.P. di Spoleto, su richiesta della Procura della Repubblica, dopo aver convalidato l’arresto, ha applicato nei confronti dell’uomo la custodia cautelare in carcere, facendolo trattenere nella casa di reclusione di Spoleto ove era stato già condotto dai militari.
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