Si tratta dunque di continuare ad operare secondo un metodo già sperimentato da anni che vede l’affidamento a soggetti terzi, in concessione pluriennale, di una serie di servizi erogati sulla Polvese, di natura ricettiva, agricola e di educazione ambientale, nel rispetto della sua vocazione. “Da decenni – dichiara il presidente Mismetti – soggetti terzi gestiscono le attività di accoglienza e di valorizzazione turistica dell’Isola, rendendola così fruibile per sei mesi all’anno da migliaia di visitatori e mettendo a frutto anche le sue potenzialità colturali. Diversamente l’isola, inestimabile bene pubblico, tra i più preziosi che la nostra regione possa vantare, rimarrebbe tagliata fuori da qualunque opportunità di sviluppo e sarebbe destinata ad una triste e non certo auspicabile involuzione. Del resto sarebbe impensabile che il nostro Ente, con i suoi soli mezzi, possa occuparsi di questi complessi e specifici servizi”.
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