Grande, dunque, la soddisfazione per la doppia inaugurazione di ieri, a cui hanno partecipato in molti. A Santa Sabina erano presenti, il consigliere Camicia, il presidente dell’associazione locale, il dottor Adriano Bruni presidente “Hands for Life” e direttore scientifico dell’American Heat Association, che ha provveduto con i Suoi Istruttori a formare gli Angeli del Cuore di Santa Sabina. A Sant’Orfeto, invece, erano presenti, oltre a Camicia, l’Assessore Wagué, il Presidente della ASD Polisportiva di Santo Orfeo ( Uisp), Dr Renato Bruni e i consiglieri Roberto Fumanti, Ilario Belia, Michele Bernacchi, il cassiere Marco Romano e l’intera comunità locale. Prossime installazioni delle colonnine salvavita sono previste a Montelaguardia e a Ferro di Cavallo.
Progetto “Cuore”, inaugurate altre due colonnine salvavita a Perugia
di Redazione Perugia Online - 19 dicembre 2016Le postazioni, divenute 20 in totale, sono state attivate a Santa Sabina e al Cva di Sant’Orfeto. A breve saranno realizzate anche a Montelaguardia e a Ferro di Cavallo.

Perugia. Sono state inaugurate altre due colonnine con defibrillatore previste dal progetto “Cuore”, coordinato dal consigliere Carmine Camicia, delegato dal sindaco Andrea Romizi al riguardo. La prima a Santa Sabina, presso la struttura polifunzionale La Coccinella, nel parco comunale, e la seconda al CVA di Sant’Orfeto. Salgono così a 20 le postazioni salvavita dotate di defibrillatore dislocate in diverse zone della città. “Perugia è sempre più una città cardioprotetta – ha detto nel corso delle inaugurazioni di ieri il consigliere Camicia – e con queste due ultime colonnine andiamo a coprire due realtà periferiche del comune. A Sant’Orfeo, in particolare, è stato anche un modo per far sentire la vicinanza dell’ente e per creare un vero e proprio presidio sanitario, con tanto di personale formato per il primo soccorso con l’uso del defibrillatore, ancor più fondamentale considerata la lontana dall’ospedale. Sant’Orfeo – ha concluso il consigliere delegato al progetto ‘Cuore’ – dista dal nosocomio perugino circa 50 km e, in caso di arresto cardiaco, avere un defibrillatore a portata di mano e persone in grado di utilizzarlo fa davvero la differenza tra la vita e la morte”.