Perugia. Farsi promotori nei confronti di Anci, Regione e parlamentari umbri di una iniziativa comune che porti il Governo nazionale a modificare la normativa sull’Imu prevedendo alcuni punti. L’equiparazione ad abitazione principale, con conseguente applicazione dell’aliquota ridotta od anche della detrazione per queste previste, a quelle concesse in uso gratuito a parenti in linea retta o collaterale, se nella stessa il parente ha stabilito la propria residenza; modifica al provvedimento per gli immobili dati in locazione, differenziando innanzitutto la disciplina tra le locazioni a canone libero e quelle a canone concordato e moderato, e riservando un’aliquota fortemente agevolata, in favore delle abitazioni concesse in affitto a canone concordato o moderato; applicazione dell’aliquota minima per gli immobili produttivi; prevedere in ultima istanza l’abolizione dell’Imu sulla prima casa; recuperare gli eventuali mancati proventi a seguito dell’abolizione dell’Imu, con una patrimoniale sulle grandi ricchezze e con la tassazione delle transazioni finanziarie. Queste sono le richieste contenute in un ordine del giorno che porta la firma di Enrico Bastioli (Socialisti e riformisti) che è stato l’oggetto di discussione, insieme ad una mozione sulle “Aliquote IMU per piccole e medie imprese” sempre dello stesso consigliere, nell’ambito II Commissione consiliare permanente presieduta da Giampiero Fugnanesi (Comunisti italiani). Un coro unanime sull’iniquità dell’Imu è stato sollevato dai commissari presenti. Bastioli ha spiegato come l’Imposta Unica Comunale che dovrebbe ricomprendere l’Imu, la Tares e la Tasi (servizi comunali indivisibili, come l’illuminazione) di fatto maschera il pagamento dell’Imu che, al contrario non è una tassa scomparsa. Ci fanno credere che l’Imu è stata tolta – ha detto – ma in realtà ci troviamo a pagare tutta un’altra serie di tasse”. Per Franco Asciutti del Nuovo Centro Destra con questo nuovo scenario di tassazioni si responsabilizzano maggiormente gli enti locali. Bruno Biagiotti (Forza Italia) ha parlato di “presa in giro inaccettabile delle forze politiche che ci governano che parlano di abolizione ma poi la introducono sotto diversa forma”. Luca Baldelli (Prc) fa cadere la causa di questa situazione “nella demagogia dell’abolizione dell’Ici del governo Berlusconi che ha messo in ginocchio le casse comunali. Le modalità per reperire risorse ci sarebbero, togliendo i costi degli emolumenti ai dirigenti”. Per Piero Sorcini (FI-Pdl) “il problema nel nostro territorio sono le seconde case e quelle sfitte. Con questa tassa si è stroncata la possibilità per molti cittadini di investire sul “mattone”. L’abolizione dell’Uimu sulla prima casa – ha concluso Sorcini – è propaganda pura”. Per Sandra Allegrini (Pd) “il problema vero dell’Imu riguarda i capannoni industriali”. Per Claudio Fallarino (Pd) “il governo centrale non si fida degli enti locali”. La discussione sull’argomento non si è terminata ma è in programma una ulteriore riunione di commissione per elaborare un documento unico da presentare, poi, in Consiglio.
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