La legge Il disegno di legge, composto da oltre 50 articoli, abroga numerose leggi regionali attualmente in vigore. “È il frutto di un lavoro durato mesi realizzato congiuntamente con i rappresentanti delle imprese e dei lavoratori” ha rimarcato Paparelli, nel rivolgere un plauso al gruppo di lavoro coordinato dal direttore regionale alle Attività produttive, lavoro, formazione e istruzione Luigi Rossetti. “L’obiettivo è quello di creare occupazione stabile e a questo sono orientati strumenti e risorse. A questo scopo – ha precisato – è destinata parte dei 70 milioni di euro attivati per i prossimi tre anni con il Programma regionale per le politiche del lavoro per strumenti quali Garanzia Giovani e Garanzia Adulti o come il bando ‘Cresco’, per la realizzazione di piani di sviluppo aziendale e per l’incremento dell’occupazione a livello regionale, che ha ottenuto un grande riscontro da parte delle imprese. In valutazione ci sono infatti oltre 500 progetti di assunzione a tempo indeterminato o apprendistato da parte di circa 300 imprese. Uno strumento che con la legge diventerà strutturale e, come gli altri, verrà supportato dalla programmazione 2014-2020 dei fondi sociale e per le politiche di sviluppo, oltre che dalle risorse nazionali”.
Le modifiche Un capitolo importante e innovativo è poi quello dell’introduzione di norme “a sostegno dell’autoimpiego e della creazione d’impresa soprattutto attraverso strumenti di microcredito quali sostegni essenziali per l’aggiornamento e l’ammodernamento di norme come la legge 12/95, superando il criterio dell’età per la selezione, rivolto dunque alle persone di ogni età con un percorso prima di accompagnamento e poi di supporto finanziario”. Oltre al potenziamento dei centri per l’impiego e la loro strutturazione nella nuova veste regionale con l’Agenzia per il lavoro, il disegno di legge prevede sul tema dei servizi al lavoro, ribadendo ancora la centralità dei servizi pubblici, l’incremento dei soggetti della rete che eroga i servizi, una rete a governance pubblica formata da soggetti accreditati che integri l’offerta pubblica, garantendo i Livelli essenziali delle prestazioni interfacciandosi costantemente con il tessuto produttivo. La proposta di legge ha anche l’obiettivo di collegare la promozione di nuovi servizi e politiche ad una strategia di innovazione che opera anche nell’ambito dei diritti e delle tutele, per esempio attraverso: il sostegno alla responsabilità sociale delle imprese, gli interventi per favorire il passaggio generazionale in azienda, particolarmente interessante anche alle luce delle novità che potranno essere introdotte con la legge finanziaria, il rientro in Italia dei giovani e dei talenti; le misure per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro; il contrasto alla delocalizzazione produttiva.
Tag dell'articolo: giovani, Lavoro, occupazione, Regione.