venerdì, 14 marzo 2025 Ultimo aggiornamento il 4 marzo 2025 alle ore 14:45

Soldi pubblici per ristrutturare casa, in cinque finiscono sotto indagine

Redazione Perugia Online

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Perugia Online nasce nel gennaio 2014. Racconta fatti e notizie inerenti la vita del capoluogo e del suo territorio, cercando di orientare il lettore da una prospettiva "dietro" la notizia, per trovare un senso a ci? che a volte, senso, sembra non averlo.

Quasi centomila euro dal piano di sviluppo rurale che sarebbero dovuti servire al restauro di un agriturismo ma che in realtà era un'abitazione privata

 
Soldi pubblici per ristrutturare casa, in cinque finiscono sotto indagine

CITTA’ DELLA PIEVE. Avevano chiesto ed ottenuto un contributo di quasi 100 mila euro per ristrutturare un agriturismo. In realtà, è questa la scoperta fatta dal corpo forestale dello Stato, quei soldi sarebbero stati utilizzare per pagare i lavori di un’abitazione privata. Per questo sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari a carico di cinque soggetti, coinvolti a vario titolo in un giro illecito di contributi pubblici, a conclusione di una lunga indagine del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale di Perugia del Corpo forestale dello Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Perugia.

Le indagini – L’attività investigativa ha avuto inizio nel 2011 a seguito di una campagna di controlli che il Corpo forestale dello Stato ha condotto in tutta la regione per verificare la regolarità della erogazione di contributi pubblici nel settore dell’agriturismo. Nell’ambito di tale attività è stato accertato, presso un azienda ubicata in comune di Città della Pieve, che un immobile destinato all’attività agrituristica, ristrutturato con fondi pubblici a valere sul Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 con un contributo a fondo perduto di poco inferiore a 100.000 euro, era in realtà destinato a civile abitazione del padre del beneficiario del contributo e del suo nucleo familiare, in violazione dell’obbligo decennale, previsto dal bando, di mantenimento della destinazione dell’immobile alla finalità di agriturismo.

I contributi – A seguito della conseguente segnalazione effettuata dagli agenti forestali operanti all’Ufficio competente della Regione Umbria per provvedere alla revoca del contributo erogato, sanzione prevista dal bando di concorso, due funzionari della stessa Regione, tra cui un dirigente, non provvedevano alla revoca del predetto contributo bensì lo confermavano procurando al beneficiario un ingiusto vantaggio patrimoniale con conseguente danno all’erario. Pertanto gli anzidetti pubblici ufficiali sono stati deferiti a piede libero all’Autorità Giudiziaria in concorso tra loro per il reato di abuso d’ufficio ed altresì per falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.

Le sanzioni – Lo stesso reato di falsità nonché l’abuso di ufficio è stato contestato ad un pubblico ufficiale in servizio presso la polizia municipale di Città della Pieve, incaricato dalla Regione di effettuare accertamenti sulla effettiva domiciliazione del beneficiario del contributo e sullo svolgimento dell’attività agrituristica nella relativa azienda, il quale avrebbe falsamente dichiarato che l’attività veniva regolarmente svolta nel fabbricato e che il beneficiario del contributo risiedeva presso la sede dell’agriturismo. Al beneficiario del contributo ed al padre, anch’egli destinatario dell’ingiusto vantaggio, è stato contestato il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, in concorso tra loro, con i due funzionari regionali e l’agente della polizia municipale.


					
					

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