I dati – L’ultima conferma ci viene dal rapporto Istat che ha analizzato il II trimestre 2014 confrontato con il II del 2013: nella nostra regione il tasso di disoccupazione passa dal 10,1 al 10,7 %. Le persone in cerca di occupazione passano da 40.000 a 43.000.
La Cgil – “Se pensiamo al fatto che tradizionalmente il II trimestre dell’anno è quello nel quale l’occupazione è più alta – dicono Mario Bravi e Giuliana Renelli di Cgil Umbria – soprattutto in relazione alla stagionalità in agricoltura e non solo, siamo in grado di affermare che già oggi l’Umbria ha un tasso di disoccupazione attorno al 12% , basta pensare che solo in un giorno (il 12 di ottobre) 600 lavoratori ex Merloni sono passati da occupati a disoccupati”.
Drastica riduzione ammortizzatori sociali – Il rapporto Istat conferma le valutazioni della CGIL Umbria sul fatto che non c’è un pavimento certo dal quale ripartire, si sprofonda sempre di più nella precarietà e nell’incertezza. “Nel momento in cui occorrerebbe un aumento delle protezioni sociali – continuano dal sindacato – ci troviamo, al contrario, di fronte ad una drastica riduzione dei periodi di copertura degli ammortizzatori sociali, con la conseguenza di migliaia di licenziamenti dietro l’angolo. Lanciamo l’allarme: mancano almeno 20.000.000 di euro per garantire la continuità dei rapporti di lavoro. Se vogliamo evitare che nei prossimi rapporti Istat il numero dei disoccupati schizzi ancora più in alto occorre finalizzare le risorse pubbliche agli investimenti e alla creazione di lavoro”.
Verso lo sciopero – Per questo la Cgil chiede risposte urgenti alla vertenza Umbria con oltre 160 crisi aziendali, una modifica profonda delle politiche economico-sociali e risposte, certe, al Piano Lavoro della Cgil. Questi i motivi che vedranno scendere in piazza Cgil e Uil il prossimo 12 dicembre.
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