Urge quindi “una presa di posizione forte nei confronti di tutti i soggetti coinvolti. In una fase già complicata per l’infrastruttura, con il rischio chiusura dietro l’angolo e l’esercizio ridotto a mera testimonianza, si è largamente abusato del senso di responsabilità dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali che li rappresentano e pertanto ci sentiamo di dire che la misura è ormai colma. La mancanza di manutenzione corrente, con continui rallentamenti imposti alla linea, in questi mesi ha esasperato l’utenza e preoccupato non poco i dipendenti, ora addirittura si arriva a dire che non ci sono i soldi per la quattordicesima, è tempo di iniziare a individuare responsabilità chiare nella dirigenza aziendale. Come organizzazioni sindacali abbiamo pertanto già aperto le procedure di raffreddamento e lo stato di agitazione del personale, siamo inoltre pronti a proclamare una prima azione di sciopero con relativo presidio sotto la Regione, nel caso in cui tale scabrosa situazione non rientri immediatamente. Indicazioni più precise sulle azioni di mobilitazione da mettere in atto emergeranno dall’assemblea del personale che si terrà il giorno 6 Luglio”.
Filt-Cgil
Marco Bizzarri
Fit-Cisl
Gianluca Giorgi
Uiltrasporti
Stefano Cecchetti
Faisa-Cisal
Paolo Bonino
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