I circa 600 studenti cinesi dei programmi Marco Polo e Turandot – destinati, sulla base dell’accordo governativo italo-cinese siglato nel 2006, a coloro che intendono frequentare corsi di laurea e di laurea magistrale nelle Università e nelle istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale del Bel Paese, con l’obbligo di frequentare un corso propedeutico di lingua italiana finalizzato al conseguimento del livello B1/B2, della durata complessiva di 8 mensilità, con sede presso l’Università per Stranieri di Perugia –, che oggi sono stati accolti in una gremita Aula Magna di Palazzo Gallenga, in occasione della cerimonia di benvenuto inserita nella cornice dei “Festeggiamenti per il Capodanno Cinese 2016: l’anno della Scimmia”, non hanno potuto fare altro, appunto, che sorridere. Sorridere di fronte ad una politica dell’accoglienza e dell’inclusione che, oggi, ha simbolicamente raccordato l’Ateneo perugino alla città che lo ospita, nella direzione di un inserimento nel tessuto sociale, culturale e urbano. Di cui loro stessi possono, poi, farsi ambasciatori.
Oltre all’assessore alla Cultura, Turismo ed Università del Comune di Perugia, Severini, che ha rimarcato l’interesse e la curiosità del capoluogo umbro nel conoscere e nel farsi conoscere – un interesse, questo, che si è concretizzato nel portale Turismo e Cultura del Comune di Perugia in lingua cinese, promosso dall’assessorato alla Cultura e la cui traduzione è stata realizzata con il contributo della Società Verto Group, e che offre la possibilità di navigare e filtrare le singole sezioni dedicate all’Alta Formazione, agli eventi culturali e agli itinerari turistici, passando per i luoghi di interesse museali e monumentali e l’enogastronomia –, numerosi sono stati gli interventi dei rappresentanti della comunità accademica e delle autorità civili, tutti incentrati sulla propensione all’ospitalità e sull’integrazione e la sicurezza.
“Diamo il benvenuto, anche quest’anno, agli studenti cinesi, numerosissimi, presentando loro l’ambiente nel quale vivranno e facendoci promotori di un’accoglienza sicura” è stato il saluto del Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, Giovanni Paciullo, che ha evidenziato l’importanza dei percorsi didattici di formazione linguistica, workshop e laboratori promossi dall’Ateneo perugino. Gli oltre 8mila chilometri di distanza che separano l’Italia dalla Cina, la cultura italiana da quella cinese, ha affermato il Console del Consolato Cinese di Firenze Wang Jian, rappresentante del forte legame che l’Università per Stranieri di Perugia ha instaurato fin dalla sua fondazione con la Cina, non devono costituire un ostacolo all’ambientazione degli studenti cinesi, che possono, ha ricordato, mettersi facilmente in contatto con il Consolato Cinese di Firenze.
“Uno scambio dei talenti e delle intelligenze – ha sottolineato il Vice Sindaco di Perugia, Urbano Barelli –, all’insegna di una internazionalità di cui l’Università per Stranieri è rappresentante vivente”: in un’inclusione che si rispetti, ha affermato Barelli, l’accento va posto anche sull’aspetto del decoro urbano, di cui la questione dei rifiuti rappresenta un tassello importante (agli studenti cinesi verrà, infatti, inviato un decalogo di regole da seguire nella loro lingua-madre). Integrazione che passa anche per gli alloggi, per esempio: nel 2015 è stato istituito con le principali associazioni di categoria del settore immobiliare un servizio di supporto nella ricerca di una abitazione alla comunità studentesca, il cosiddetto ‘City Campus’.
“Dalla fine dell’anno corrente – ha dichiarato Maurizio Oliviero, Amministratore Unico dell’Adisu (Agenzia per il Diritto allo Studio dell’Umbria) – verrà istituito a Perugia il primo collegio internazionale che ospiterà molti dei ragazzi cinesi che intendono diventare protagonisti, e non solo ospiti, in questa bella e speciale città che è Perugia”. L’auspicio, ha proseguito Olivieri, è anche quello di rendere internazionale il servizio di mensa universitaria, portando in tavola piatti tipici della cucina cinese. Il tema della sicurezza è stato, poi, uno dei capi-saldi della cerimonia di benvenuto di oggi: gli interventi del Questore di Perugia, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Perugia, del Direttore Commerciale Area Umbria di Unicredit e del Vice Area Manager Distretti Umbria di Unicredit hanno fatto leva sulla messa in sicurezza e sull’importanza delle Forze di Polizia, nella vita civile e ordinaria.
“Perugia è una città perfetta per vivere e per studiare”, ha commentato, sorridendo, la studentessa-tutor alla Stranieri, Chen Hongle. Lo ha fatto, poco prima di immergersi nei “Festeggiamenti del Capodanno Cinese 2016”, con esibizioni di danze tradizionali, canto (esibizione, nell’Aula Magna di Palazzo Gallenga, del coro dell’Università per Stranieri “Voci dal mondo”, diretto dal maestro Alberto Burtos) e musica (tipica, la ‘Pipa’, uno strumento musicale cinese a quattro corde, della famiglia dei liuti). E Chen Hongle sa bene che il 2016, iniziato l’8 febbraio scorso per il calendario cinese, non è un anno qualunque: è l’anno della Scimmia (‘Houzi’), segno zodiacale connotato da creatività e ingegno, intelligenza e intuito, a tratti da protagonismo. Lo stesso, che gli studenti cinesi, questo l’auspicio di tutte le istituzioni, possano vivere a Perugia.
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