L’antefatto – Il primo caso riguarda un 80enne che, a quel che risulta, ha dato alla donna ben 70 mila euro, una minima parte dei quali in cambio di prestazioni sessuali, mentre la quota di gran lunga maggiore sarebbe stata prestata all’algerina che aveva manifestato all’uomo il bisogno di improrogabili – e naturalmente costose – cure mediche per i propri familiari, rivelatesi poi del tutto infondate. Nonostante la donna avesse subito “l’ammonimento” a causa delle attenzioni continue rivolte all’anziano, secondo gli inquirenti avrebbe proseguito nella sua condotta persecutrice continuando a richiedere costantemente denaro all’80enne, aspettandolo nei luoghi abitualmente frequentati dall’uomo, compreso il supermercato. Finché, lo scorso febbraio, la Divisione Anticrimine ha denunciato la badante anche per atti persecutori.
Le indagini – Da questa prima vicenda sono partite le indagini della polizia, che in breve hanno condotto gli inquirenti a scoprire che, appena alcuni mesi prima, la donna aveva truffato un altro anziano, 86enne, sottraendogli oltre 15 mila euro. Anche in questo caso la badante è stata denunciata per truffa aggravata. Ma non è ancora tutto: i parenti di un altro anziano, accudito lo scorso anno dalla stessa algerina, si sono rivolti alla polizia dopo aver scoperto che durante quel periodo dal conto dell’uomo erano stati prelevati circa 20 mila euro, senza alcuna giustificazione.
Sparita – Peraltro, già da alcuni mesi – vale a dire dopo che gli investigatori si sono messi sulle sue tracce – la donna ha lasciato il suo domicilio di Perugia, ubicato nel quartiere di Ferro di Cavallo. Il sospetto degli inquirenti è che la badante, vistasi scoperta a Perugia, si sia trasferita in un’altra città per continuare la sua attività delinquenziale.
Tag dell'articolo: aguzzina, anziani, badante, estorsione, Perugia, polizia, prestazioni sessuali, sesso, soldi, truffa, truffa aggravata.