Fusaro show – Fusaro, discepolo di Costanzo Preve, “allievo indipendente di Hegel e di Marx, di Gentile e di Gramsci” come suole definirsi, non è nuovo a dibattiti del genere. Nel corso del pomeriggio il giovane torinese ha avuto modo di rispondere alle domande del moderatore (dieci in origine, ridotte per mancanza di tempo) e del pubblico su grandi tematiche filosofiche, politiche, economiche, sociali. Non potendo ricondurre la complessità del discorso a una banale sintesi, ci limitiamo a segnalarne alcuni passaggi significativi.
Citazioni – “Per dirla con Brecht, il comunismo è semplicità che è difficile a farsi”; “Il destino ineluttabile prospettato dal capitalismo totalizzante post-1989 – la fine della storia descritta da Fukuyama – è una prospettiva falsa e ingannevole”; “La realtà è prassi che si oggettiva, come dice Gramsci la contraddizione economica la si toglie politicamente”; “La religione non può essere liquidata come mera sovrastruttura ideologica dei rapporti di forza, esistono una corrente calda e una corrente fredda del Cristianesimo, individuate da Bloch”; “Il laicismo – che è concetto diverso da laicità – finisce per essere la religione dell’intolleranza, del capitale e della mercificazione integrale”; “Occorre tornare a un conflitto verticale tra servi e padroni, anziché ad uno orizzontale, tutto interno alla plebe precarizzata”; “Il termine sinistra ha subito un’involuzione storica – quello che Preve chiama serpentone metamorfico – rifluendo all’interno del progetto capitalistico”; “Lenin ci ha visto lungo quando ha profetizzato: l’Unione Europea, se ci sarà, sarà l’unione dei capitali europei”, “Il neoliberismo oggi è un’aquila a doppia copertura alare: la destra del capitale e la sinistra del costume”; “Populismo è una definizione da neolingua orwelliana nata per silenziare chi è contro le élite”.
Programma 101 – L’incontro era anche l’occasione per presentare un nuovo progetto politico, in verità ancora in fase di gestazione: il Programma 101 (il nome deriva dall’omonimo calcolatore prodotto dalla Olivetti negli anni Sessanta, antenato dei moderni pc). Nato nell’alveo del Movimento Popolare di Liberazione, supportato dal blog Sollevazione, P101 intende basare la sua azione su tre pilastri (sovranità nazionale, potere popolare, giustizia sociale). Moreno Pasquinelli cerca di descriverci l’esperienza: “Organizziamo periodicamente dibattiti, oggi abbiamo contattato Diego per parlare perché è un amico e perché la pensa come noi su tante cose. Noi siamo quella parte di sinistra che è stata espropriata del suo stesso nome, democratica, antiglobalista, antiatlantista, antieuropeista e, naturalmente, antiliberista. Facciamo parte del Coordinamento Europeo di Unità Popolare e attualmente siamo nella fase costituente di un nuovo movimento, un’accumulazione primitiva di forze che vorrebbe portare a sintesi le diverse culture sovraniste e progressiste presenti in questo paese: fin qui abbiamo approvato alcuni importanti documenti, tra cui un appello (il sottoscrittore più conosciuto è l’economista Nino Galloni ndr), ora dobbiamo dotarci di una piattaforma e un modello organizzativo. Non sarà facile, ma abbiamo al nostro interno tante persone che fanno lotta politica da una vita. Siamo fiduciosi”.
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