L’insediamento produttivo di Coop Centro Italia a Castiglione del Lago – probabilmente il più importante del territorio per numero di addetti – ha rappresentato in questi anni una risorsa decisiva per la zona, sia in termini di occupazione diretta che di indotto. Per anni le forze politiche e sociali locali si sono adoperate affinché si realizzasse il reparto ortofrutta, che si immaginava potesse essere da traino anche per uno sviluppo dell’agricoltura in questo settore; e a questo scopo sono state realizzate anche le opportune scelte urbanistiche. Oggi stupisce che proprio Coop Centro Italia – azienda da sempre attenta all’integrazione tra sistema economico, sociale, ambientale e alla valorizzazione delle proprie relazioni con i dipendenti, con le parti sociali, con le amministrazioni locali, con la comunità locale, con i consumatori – decida di operare una scelta così pesante per tutto il territorio del Trasimeno. Inoltre, la terziarizzazione del magazzino generi vari rappresenterebbe un altro colpo non solo per le condizioni materiali dei lavoratori coinvolti ma, anche qui, per l’economia complessiva del territorio avvalorando l’idea, sbagliata, che il recupero di competitività e redditività dell’impresa possa essere fatto tutto sulle spalle dei lavoratori (agendo sul salario e sulle condizioni di lavoro) e di un territorio. Auspicando che l’impresa, anche attraverso un confronto con le amministrazioni locali, possa riconsiderare queste scelte – assumendo quella responsabilità sociale per la quale, trattandosi di una cooperativa, dovrebbe essere superfluo richiamare l’art. 41 della costituzione – esprimiamo pieno sostegno a tutte le iniziative che RSU e sindacati di categoria metteranno in piedi a sostegno di questa difficile vertenza.
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