martedì, 11 marzo 2025 Ultimo aggiornamento il 4 marzo 2025 alle ore 14:45

Inaugurata la Residenza sanitaria assistita di Città della Pieve

Redazione Perugia Online

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Perugia Online nasce nel gennaio 2014. Racconta fatti e notizie inerenti la vita del capoluogo e del suo territorio, cercando di orientare il lettore da una prospettiva "dietro" la notizia, per trovare un senso a ci? che a volte, senso, sembra non averlo.

Un traguardo importante per la Usl Umbria 1 nel percorso di riqualificazione del presidio locale verso un nuovo modello sanitario socio-assistenziale: la "Casa della Salute".

 
Inaugurata la Residenza sanitaria assistita di Città della Pieve
Regione Umbria.  È stata inaugurata ieri, a Città della Pieve, la Residenza sanitaria assistita realizzata presso la Casa della Salute, aperta il primo marzo scorso dopo la riconversione del presidio ospedaliero. All’iniziativa sono intervenuti, tra gli altri, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l’assessore regionale alla Salute, Welfare e Coesione sociale, Luca Barberini, il sindaco di Città della Pieve, Fausto Scricciolo, il direttore generale della Usl Umbria 1, Andrea Casciari. Si tratta di una struttura intermedia, rivolta a persone con patologie cronico-degenerative o in fase post acuta di malattia, per le quali l’ospedalizzazione risulta eccessiva,  ma il ritorno a domicilio non è ancora possibile per la complessità assistenziale.

La Rsa dispone di venti posti letto, è in funzione tutto l’anno 24 ore su 24, l’inserimento dei pazienti è temporaneo per massimo trenta giorni, con l’obiettivo principale della dimissione e del ritorno a domicilio dei pazienti. “L’inaugurazione della Rsa – ha sottolineato la presidente Marini – rappresenta il primo pezzo di un lavoro importante, che ha visto la Giunta regionale fare ciò che la caratterizza: capacità di programmazione ed equilibrio di gestione dei conti, che hanno permesso all’Umbria di rispondere al meglio alle esigenze di salute dei cittadini. Il lavoro effettuato a Città della Pieve serve a riqualificare e migliorare l’offerta dei servizi sanitari sul territorio, sperimentando un nuovo modello di sanità nel rispetto delle normative nazionali, con un investimento corposo di oltre 3,5 milioni di euro”.

La presidente ha anche evidenziato che “la nostra Regione è virtuosa nel sistema della governance  del sistema sanitario e nelle risposte ai cittadini, dove l’85 per cento di essi si fida dei medici, dei professionisti e delle strutture sanitarie regionali, mentre solo il 4 per cento lascia l’Umbria per cure di alta complessità. Inoltre sono quindici anni che qui non si registrano errori sanitari, rilevati da un’apposita commissione nazionale. Su questo e non sulle polemiche demagogiche si misura la qualità di un sistema sanitario”.

“Oggi – ha detto l’assessore Barberini- diamo spazio ai fatti e ai risultati, in un percorso di riorganizzazione complessiva della Casa della Salute, portato avanti senza alcuna interruzione delle attività sanitarie. Crediamo in questa realtà e con questo progetto assicuriamo il rispetto del Dm 70, che impone determinati numeri per assicurare esiti di qualità. La Rsa è un primo tassello importante, realizzato in tempi rapidi, per poi proseguire con il completamento dei lavori di riqualificazione della struttura entro l’estate 2018. A Città della Pieve – ha aggiunto – abbiamo l’opportunità di sperimentare due interventi importanti, mettendo insieme, in un’unica struttura, medici di medicina generale, della continuità assistenziale, specialisti e attrezzature diagnostiche per fornire sul territorio servizi sanitari di prossimità e inserendo la Casa della Salute all’interno della rete del soccorso regionale  dell’emergenza. I risultati di questo modello, se positivi come pensiamo, potranno essere replicati nel resto dell’Umbria”. Il direttore Casciari ha evidenziato che “con l’apertura della Rsa viene riattivata l’ambulanza per il trasporto sanitario” e che “dal primo marzo al 31 maggio sono stati 958 gli accessi al punto di prima assistenza aperto presso la Casa della Salute, di cui 293 da comuni limitrofi Città della Pieve e 190 da fuori regione”.

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