Anche grazie all’ecografo portatile donato da Pegaso 2000 medici, infermieri e personale sanitario impegnati in prima linea nella lotta al coronavirus potranno visitare i pazienti ricoverati positivi al COVID-19 senza essere costretti a spostamenti in altre sale o aree dell’ospedale per effettuare esami diagnostici, garantendo così la massima sicurezza per il contenimento del virus all’interno dell’ospedale.
L’Azienda Ospedaliera “Santa Maria della Misericordia” è un punto di riferimento a livello sanitario non solo per Perugia e l’intera l’Umbria, ma per tutto il Centro Italia. Molto radicata nel territorio è stata infatti la prima casa di ricovero e assistenza per poveri e malati della città che risale addirittura al 1303 per merito di alcuni chierici e laici secolari.
“Ringraziamo tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che con il loro impegno instancabile si stanno battendo senza risparmiarsi nella lotta al Coronavirus – commenta Franco Cicogna Amministratore Unico di Pegaso 2000. Non potevamo rimanere indifferenti a quanto sta accadendo nella nostra quotidianità. Per questo abbiamo cercato, così come fatto in altre occasioni, di contribuire in modo concreto e tangibile, donando qualcosa che potesse restare anche finita l’emergenza Covid-19. Ringraziamo l’Azienda Ospedaliera di Perugia che ha individuato in un Ecografo-Ecocolor Doppler portatile lo strumento necessario per il nuovo reparto che hanno appena creato per assistere le persone afflitte da questo terribile virus”.
Commenta così il professor Matteo Pirro, direttore del Reparto di Medicina Interna Covid 1: “Ringrazio la Pegaso 2000 per esserci stata concretamente vicino in questo momento di emergenza, l’ecografo donato verrà utilizzato per effettuare esami diagnostici direttamente al letto del paziente ricoverato. Il nostro reparto è organizzato in due aree, pazienti Covid e non, e grazie a questo ulteriore apparecchio dedicato, che utilizzeremo in questa prima fase nell’area Covid, riusciremo ad effettuare in maniera più agevole e veloce gli interventi diagnostici e terapeutici nei nostri pazienti”.
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