Gli ideatori – Sono Giacomo Caldarelli, Ivan Frenguelli, Andrea Mincigrucci e Andrea Frenguelli, tutti perugini e tutti cresciuti nel mito del Modernissimo d’essay, già cinema Carmine e poi Moderno. “Non siamo noi a restituire il cinema alla città – afferma Giacomo – ma è il Modernissimo che si restituisce. Ci piace pensare di essere solo un tramite tra passato e futuro, per il cinema ma anche per l’intera città”. Si presentano così a Perugia oggi, 25 agosto, giorno d’avvio ufficiale dei lavori di ristrutturazione e ammodernamento dello stabile di via del Carmine. Hanno le idee molto chiare, un format innovativo che potrà rappresentare un vero e proprio polo d’attrazione a vocazione europea per le arti visive.
Il nuovo cinema – Il cinema sarà attivo probabilmente entro la fine dell’anno, dopo i lavori di messa a norma delle sale che, questa volta, saranno tre. “E’ una scommessa – afferma Andrea Frenguelli – la terza sala la immaginiamo come la terza pagina dei giornali. Ma molto più partecipata e condivisa anche sulla base delle richieste provenienti dalla città”. Ad arricchire l’offerta un bar-bistrot con ingresso indipendente, una libreria e uno store dedicato al cinema e al merchandising, una piccola galleria d’arte e una hall pensata per la socialità, con copertura WiFi. Top secret ancora il tipo di programmazione, “Sarà una sorpresa” dice Ivan,
Crowdfunding e azionariato – Al momento è l’Anonima impresa sociale fondata dai quattro ideatori del Postmodernissimo a sostenere tutti i costi dei lavori di ristrutturazione. Ma per allargare e condividere il loro sogno con l’intera città, hanno pensato di raccogliere fondi online e di ricorrere all’azionariato diffuso. Con 10 euro si può già ottenere la tessera sostenitore e avere sconti e bonus, i più facoltosi potranno invece appoggiare il Postmodernissimo attraverso l’acquisto simbolico di una poltrona in sala. “Una poltrona per sè, ma anche per gli altri – dice Giacomo – perché vogliamo un coinvolgimento a trecentosessanta gradi di tutta la comunità. Lo spettatore non deve solo pagare, ma può diventare parte attiva del nuovo polo culturale selezionando o proponendo eventi, fino alla possibilità di poter decidere in parte la programmazione all’interno delle sale”. Per questo già dal 10 settembre sarà attivo un temporary store dove poter iniziare un confronto, raccogliere donazioni e seguire l’andamento del progetto.
“Dopo soli pochi giorni dall’apertura del profilo sui social network e dalla presentazione dell’iniziativa e della grafica del progetto curata da Daniele Pampanelli, tutti ci hanno dimostrato appoggio e affetto inondandoci di messaggi”. Ma non solo parole, a credere nei quattro ragazzi è un po’ tutta la città. In una sola settimana più di cento persone hanno deciso di sostenere il progetto e donare dei soldi. E siamo solo all’inizio.
Tag dell'articolo: anonima impresa sociale, arti visive, cinema, Perugia, Postmodernissimo, via della Viola.