“Il verbale dell’ufficio centrale regionale – afferma Ricci – indica chiaramente che se alle recenti elezioni regionali i seggi fossero stati assegnati proporzionalmente ai voti espressi democraticamente dai cittadini la presidente Marini sarebbe in minoranza, con nove seggi più uno a lei assegnato, contro gli undici delle opposizioni. Invece, grazie a una legge regionale su misura e con quei ‘presupposti di illegittimità’ che speriamo vengano presto riscontrati, si assegna un premio di maggioranza senza alcuna soglia e senza il secondo turno, come avviene per i sindaci, che vincono solo se aggregano il 50 per cento più uno dei voti”.
“In Umbria – conclude Ricci – si assiste ad un ‘vuoto democratico’, con un presidente della Regione che non avrebbe la maggioranza effettiva dei seggi, avendone ben tre in più rispetto a quelli democraticamente espressi dai cittadini”.
Tag dell'articolo: consiglio regionale, elezioni regionali, Marini, Perugia, ricci, Umbria.