Regione Umbria. Sono questi i numeri al momento conseguiti attraverso l’attivazione del progetto di rilancio dell’area di crisi industriale complessa ex “Antonio Merloni” e relativa ai 17 comuni umbri della fascia appenninica. “Si tratta di un risultato importante, unico in Italia – sottolinea il vice presidente e assessore allo Sviluppo economico Fabio Paparelli – che è stato generato attraverso un processo di animazione territoriale messo in campo attraverso importanti risorse ministeriali e regionali”.
All’esito del bando gestito da Invitalia, chiuso lo scorso 30 giugno hanno aderito 8 imprese del settore manufatturiero, una nell’ambito della fornitura dei servizi e una nel campo turistico. In particolare nell’ambito della manifattura sono state richieste agevolazioni per oltre 22 milioni di euro capaci di generare quasi 38 milioni di euro di investimenti e 178 nuovi occupati. Particolarmente interessanti anche le risposte in ambito turistico, con 16 milioni di investimenti da realizzare e 32 nuovi occupati così come nel settore dei servizi con oltre 5 milioni e mezzo di investimenti e 6 nuove assunzioni. “Ciò che auspicavamo potesse rappresentare un’opportunità di rilancio del territorio – ha concluso il Vice presidente Paparelli – si sta trasformando in una realtà capace di riattivare il tessuto economico di un’area fortemente provata, ma ancora viva e produttiva”.
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