“L’Umbria – commenta Carlo Petrini, presidente Federmoda Confcommercio Umbria – è tra le regioni che più di altre hanno subito gli effetti di quella mancanza di stabilità che gela i consumi, e di cui tutti hanno bisogno per affrontare con fiducia il futuro. Non aiutano gli eventi terroristici, la crisi economica e la ripresa fantasma. Non ha aiutato il terremoto nel Centro Italia, con i suoi drammatici effetti diretti e indiretti, che hanno pesato enormemente anche sulle vendite di Natale 2016. Sarà difficile colmare con i saldi il gap commerciale che si è creato, ma le vendite di fine stagione saranno sempre una straordinaria opportunità per i consumatori”.
Stima dei saldi invernali
– valore saldi invernali: 5,3 miliardi di euro
– numero famiglie italiane: 25,8 milioni
– numero famiglie che acquista in saldo: 15,5 milioni
– acquisto medio a famiglia per saldi invernali: 344 euro
– numero medio dei componenti per famiglia: 2,3
– acquisto medio a persona nei saldi invernali: 147 euro
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio
Saldi, cosa c’è da sapere
I saldi invernali avranno inizio il 5 gennaio, dureranno 60 giorni e termineranno il 5 marzo.
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 130 e ss. Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
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