La Filt Cgil ha chiesto alle cooperative operanti in Umbria di aprire un confronto su richieste “minime”, come la concessione delle ferie estive, ma la risposta è stata negativa, “anzi – denuncia il sindacato – nei giorni precedenti lo sciopero sono state fatte assunzioni a termine di personale per sostituire gli scioperanti. Un fatto gravissimo che prefigura un comportamento antisindacale rispetto al quale siamo pronti ad agire nelle sedi opportune”. “Per tutte queste ragioni la mobilitazione continuerà finché non arriveranno risposte all’altezza – ha concluso Bizzarri – anche con il coinvolgimento diretto di Gls, che non può disinteressarsi delle condizioni in cui operano i lavoratori che portano in giro il marchio di un’azienda importante nel settore della logistica finché non arriveranno risposte per questi lavoratori”.
Sciopero alla Gls, lavoratori in presidio a Perugia: “Vogliamo il nostro contratto”
di Redazione Perugia Online - 28 giugno 2017La protesta, che proseguirà fino a venerdì, è stata indetta dalla Filt Cgil dell’Umbria e coinvolge i lavoratori delle filiali di Perugia, Bastia Umbra e Città di Castello.
Primo giorno di sciopero riuscito e una cinquantina di lavoratori a manifestare davanti alla sede della Sgl (corriere espresso) di Perugia, nella zona industriale di Sant’Andrea delle Fratte. La protesta, che proseguirà fino a venerdì, è stata indetta dalla Filt Cgil dell’Umbria e coinvolge i lavoratori delle filiali di Perugia, Bastia Umbra e Città di Castello, che protestano contro la mancata applicazione da parte delle cooperative che gestiscono il servizio per Gls in Umbria del contratto nazionale di riferimento, sostituito, in maniera del tutto unilaterale, con un contratto non firmato dalle principali organizzazioni sindacali, ma dalla Cisal, sindacato non presente in Gls in Umbria. “Questo contratto pirata – spiega Marco Bizzarri, segretario generale della Filt Cgil dell’Umbria – non prevede istituti basilari, come la 14esima, e anche da un punto di vista economico penalizza pesantemente questi lavoratori, già sottoposti a turni massacranti, in condizioni lavorative e persino di sicurezza spesso molto deficitarie”.