Secondo il commissario cittadino Lega Nord “l’intera zona necessita di una maggiore vigilanza, dall’Istituto Comparozzi, al villaggio Kennedy, fino a Fontivegge da anni teatro di degrado e criminalità. I genitori – precisa Marchetti – sono seriamente preoccupati e hanno tutta la mia solidarietà. Non più di un mese fa, a Terni, un bambino della scuola materna si ferì con una siringa sporca gettata nel giardino della scuola, l’amministrazione comunale intervenga quanto prima con l’installazione delle telecamere di sicurezza e una maggior illuminazione della zona, al Prefetto, Dott. Cannizzaro, chiediamo di tenere sotto controllo, con tutti i mezzi a lui disponibili, queste zone così degradate di Perugia, ancor più se le potenziali vittime sono dei minori indifesi. Come amministratori e padri di famiglia – conclude Marchetti – dobbiamo garantire sicurezza ai nostri figli e condannare fermamente gli spacciatori con una pena certa, perché a parer mio, sono loro una delle principali piaghe di questa epoca”.
Siringhe nei pressi dell’Istituto “Comparozzi” di Perugia, scatta la protesta dei genitori
di Redazione Perugia Online - 20 aprile 2017A segnalare la vicenda il commissario Lega Nord Perugia Marchetti: "Servono telecamere come deterrenti, pattuglie sempre in circolazione e maggiore illuminazione".
Perugia. Siringhe nei pressi dell’Istituto Comparozzi, in zona Madonna Alta, scatta la protesta dei genitori. A sollevare la questione il commissario Lega Nord Perugia, Riccardo Augusto Marchetti, il quale ha parlato con alcuni familiari degli studenti e ne ha riscontrato le giustificate preoccupazioni. “Trovare delle siringhe usate, accanto al giardino di una scuola pubblica credo sia inaccettabile per chiunque, ancor più per i diretti interessati che quotidianamente devono gestire il problema. A quanto ci risulta la problematica è già stata sollevata alla dirigenza scolastica, la quale è corsa ai ripari chiedendo l’intervento di Gesenu ogni mattina, per bonificare l’area. A mio parere il problema va risolto alla radice impedendone il reale sviluppo, non certo cancellando quotidianamente il degrado di un’area sempre più in balìa di se stessa. Occorre un deterrente per arginare il problema – precisa Marchetti- e l’installazione di telecamere fisse potrebbe essere una soluzione, unitamente ad un costante controllo da parte delle forze dell’ordine e a una maggiore illuminazione”.